VIA SAN NICCOLÒ

QUARTIERE DI SAN NICCOLÒ

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Quartiere Santa Caterina Sansepolcro

Il nome è antico e deriva dalla chiesa di San Niccolò, dedicata al popolarissimo Santo di Bari e di origine medioevale.

Fig. 1 e 2 – Facciata Ex Chiesa di San Niccolò e Portale.

Abbazia e Chiesa di San Niccolò

Il Monastero appartenente all’Ordine camaldolese, situato a Sansepolcro, fino al 1520 nella Diocesi di Città di Castello e successivamente sede vescoviale autonoma. I monaci camaldolesi giunsero a Sansepolcro nel 1136, stabilendosi presso la chieda di San Niccolò, situata nelle vicinanze della cinta muraria cittadina. Intorno al 1200 si trasferirono nell’abbazia benedettina intitolata a San Giovanni Evangelista – che era passata all’ordine camaldolese – abbandonando San Niccolò.

La chiesa fu abbattuta alla fine del XIV secolo e ricostruita all’interno della città presso la Porta Romana. Nel 1520, successivamente alla costruzione della diocesi di Sansepolcro, l’abbazia camaldolese fu soppressa e trasformata in Cattedrale, mentre i monaci camaldolesi lasciarono la città, per tornarvi intorno al 1532. Si stabilirono quindi presso la nuova chiesa di San Niccolò, ormai da tempo chiesa parrochiale. Nel 1808 il monastero fu soppresso e la cura d’anime venne trasferita nella chiesta di San Francesco.

Oggi al visitatore non ha che da ammirare il Portale di facciata. È cinquecentesco ed è bello. Il timpano triangolare spezzato poggia su due mensole scolpite. Al centro dell’architrave sta lo stemma camandolese; al centro del timpano è l’espressivo busto di San Niccolò o Nicola. Nell’interno della ex Chiesa, mirante circa m. 24×10, ridotto ormai ad ambienti privati, non c’è nulla da vedere1


1 ANGELO TAFI, Immagine di Borgo San Sepolcro, Calosci-Cortona, 1994.

STUDIO di GIULIANA MAGGINI.

Università dell'Età Libera - Sansepolcro
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