VIA GIUSEPPE MAZZINI

QUARTIERE DI SAN BARTOLOMEO

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Via Giuseppe Mazzini - Sansepolcro

La strada presenta due tratti: sud e nord, tagliati dalla via XX Settembre: il tratto a nord (da Via XX Settembre a Via Aggiunti) era detto Via di Mezzo, come si vede nella pianta del 1828. In questo tratto si possono vedere sulla destra, il lato occidentale di un palazzo seicentesco che si affaccia a sud su Via XX Settembre. A sinistra vediamo il lato orientale del Palazzo Alberti la cui facciata si apre su Via XX Settembre. Continuando verso Via Aggiunti abbiamo a destra, il lato occidentale del Palazzo Fabbrigiani che ha la facciata su Via Aggiunti. Palazzo Fabbrigiani, già Aggiunti, è uno dei più interessanti della città. È stato costruito tra Sei e Settecento; l’intera facciata è in cotto ma le mensole ed il portale sono in pietra. Il tratto a sud (da Via XX Settembre a Via S. Croce) era detto Via del Panico, come si vede nella pianta del 1828. Questo nome, rimasto fino al 1936, era dovuto ad una bottega artigianale di fornaio che probabilmente era presente in questa strada. Prese poi il nome di Giuseppe Mazzini per onorare il grande patriota italiano.1 È caratteristico di questa via l’affaccio su di essa di diversi palazzi che hanno la facciata sulla più importane e parallela Via Pacioli. Poco dopo l’inizio sulla destra, dopo il n. 3 è il retro di un palazzo cinquecentesco; già avanti, al n. 15 è il retro del grandioso Palazzo Aloigi Luzzi. Oltrepassato l’incrocio con Via S. Bartolomeo abbiamo, il retro di due palazzi al n. 23 e al n. 25, cinquecenteschi e aventi su Via Pacioli la facciata principale. Al n. 44 è un bel palazzetto trecentesco-quattrocentesco. Al piano-terra sulla sinistra si vedono due ampie aperture per fondaci, in pietra e con archi a tutto sesto; e sulla destra una porta stretta, la cosiddetta porta del morto ma che in realtà era la vera e propria porta di casa, tanto è vero che all’interno corrisponde ad essa la scala. Nella facciata è un curioso bassorilievo con un animale che sembra un coccodrillo. Al n. 64 c’è la casa natale di Carlo Fantoni. Qui nacque l’8 novembre 1807. La lapide posta in facciata su Via Luca Pacioli, ricorda il sacerdote Carlo Fantoni patriota e poeta.2

Fig. 1 e 2 – Palazzo al n.44 di Via Mazzini e il bassorilievo del coccodrillo.


1 ROSALBA BRIZZI, Notturno al Museo, 1997.
2 ANGELO TAFI, Immagine di Borgo Sansepolcro, pag. 397, Calosci-Cortona, 1994.

GIUSEPPE MAZZINI

Giuseppe Mazzini nacque a Genova nel 1805, figlio di Giacomo Mazzini (che faceva il medico) e di Maria Drago che fu la sua ispiratrice e consolatrice, Mazzini nella sua prima giovinezza (cioè nell’ aprile del1821) riuscì ad avere la rivelazione di ciò che si poteva fare per la causa italiana. Affiliatosi alla Carboneria, fu imprigionato nel carcere di Savona, dove ebbe la rivelazione del suo ideale politico. Nel 1831 venne scarcerato, ma costretto all’ esilio a Marsiglia, dove fondò la “Giovane Italia”. Condannato a morte dal governo sardo dopo le repressioni di Ruffini nel 1833, passa in Svizzera e di là tenta una spedizione in Savoia nel 1834, che però falli miseramente. Nel fondò la “Giovine Europa”; espulso dalla Svizzera, si rifugia a Londra, dove riprese la sua opera. Nel 1849, (quando fu proclamata la repubblica), Mazzini è triumviro della Repubblica Romana, ma caduta la Repubblica, malgrado l’eroica difesa di Garibaldi, Mazzini riparte per l’esilio; ritornò in Italia nel 1859-60, poi nel 1870 fu nuovamente arrestato a Palermo per una cospirazione repubblicana. Ritiratosi a Pisa, in casa di Rosselli, sotto il nome di Brown, morì il 10 marzo del 1872. Fu seppellito con funerali memorabili, nel cimitero di Staglieno a Genova.3


3 ROSALBA BRIZZI, Notturno al Museo, 1997.

STUDIO di ROSALBA BRIZZI.

Università dell'Età Libera - Sansepolcro
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